archeologia


L. M. Valadier "La Nave del Patriarca"

"Museum Etrusque": N. 1900

data: 1830


coppa completa a figure nere bianche e viola; diametro 1 palmo ½; grandezza delle figure 6 once. Cannellocchio, fam. Ariosa, aprile 1829.
Nell’interno una nave, costruita a forma di delfino sulla quale sono dipinti due piccoli delfini bianchi, naviga su un mare tranquillo coperto di numerosi delfini che indicano il mare Tirreno; un patriarca con il corno potorio nella mano destra sta da solo coricato sulla nave; la sua lunga barba gli discende sul petto, e la sua capigliatura è coronata con un folto diadema di edera; la vela è spiegata; l’albero è contornato da una vite carica di grappoli, che si ripiega a padiglione sul vecchio; tutto attorno al bordo interno della coppa si vede una lunga iscrizione circolare (n. 1900) suddivisa in molti gruppi di piccoli caratteri molto sottili; questi caratteri, del tutto diversi da tutte le nostre iscrizioni, metteranno a dura prova la sagacità degli accademici: quanto a noi, che non conosciamo le lingue orientali, abbiamo confrontato materialmente questa iscrizione con tutti gli alfabeti delle nostre biblioteche, e qualche parola ci è sembrata rassomigliare ad alcuni tratti delle tavole dell’illustre Champollion …
… aggiungeremo che questa coppa è stata trovata nella medesima grotta del vaso di Vetulonia, e insieme ad alcuni ornamenti d’oro che rappresentano figure che non si possono ben distinguere che con l’aiuto della lente, e che sono di una fattura squisita. Si vedono in mezzo alla figura del patriarca tracce del restauro antico. L’esterno della coppa è riccamente ornato da quattro grandi occhioni disposti in modo da rappresentare due parti di una sembianza umana; attorno alle anse sono dipinti quattro gruppi di tre guerrieri ciascuno, che combattono; due altri guerrieri morti sono riversati sotto i piedi dei combattenti …






settembre 2015
master.